Era da tempo, parecchio tempo, che non leggevo un libro capace di chiamarmi a sé in modo così forte. Era una sensazione che mi mancava e che mi sono goduta fino all’ultima pagina quando, come succede solo alle belle letture, già saprai che sentirai la mancanza di tutti i personaggi che hanno dato vita alla storia.
Ed Emilia, Bruno, Marta, Il Basilio… sono tutti volti e voci che ti entrano dentro e riescono ad accomodarsi nel tuo cuore seppur nello loro evidenti spigolosità.
Ho detto cuore e non a caso perché il libro di cui sto per parlarvi è l’ultimo romanzo di Silvia Avallone, “Cuore Nero”, pubblicato da Rizzoli a inizio 2024.
La Avallone è un nome che fa un po’ cassa di risonanza intorno a sé. Ci era riuscita già con Acciaio edito nel 2010 e, dopo un paio di altri libri, eccola far parlare di nuovo di sé, della sua scrittura e di quelle vite tormentate che lei è capace di incastrare tra le pagine, tra le maglie del detto e non detto, vite che si attorcigliano, si scontrano e mescolano le reciproche debolezze, i reciproci abissi.
Perché questo accade a Emilia e Bruno che il destino fa incontrare lì, a Sassaia, un piccolo borgo disabitato in mezzo alle montagne dove lei, capelli rossi e crespi, magra come uno stecco e alla soglia dei 30 anni decide di andare a vivere. Dopo.
Dopo un prima che iniziamo a scoprire fin dalle prime pagine dove a narrare in parte è la voce onnisciente dell’autrice e in parte è Bruno, un uomo solitario che si è arroccato in quelle montagne dalle quali scende solo per andare in paese, a fare il maestro a un gruppetto di bambini di una scuola a classi miste.
Emilia e Bruno si trovano e si tuffano letteralmente l’una dentro l’altro.
Lei è un’adolescente nei panni di una donna, lui un uomo che sembra aver tagliato i ponti con la vita. Hanno entrambi un passato complicato che all’inizio si tacciono a vicenda anche se lui coglie dettagli, intuisce ma tace … perché di quella donna che si rotola nella neve come una bambina, che sembra non aver mai messo piede in una ristorante, che non vede l’ora di andare in discoteca, lui se ne innamora.
Ma questo, badate bene, non è solo o soltanto un libro sull’amore, sul quel tipo di amore che lega persone che hanno vissuti drammatici e ferite mai rimarginate.
Cuore Nero è anche un romanzo sulla rinascita, sulla fatica che ci va per ricostruirsi, sugli errori che si fanno e sul bisogno di imparare a perdonare.
Emilia ha commesso qualcosa di grave. Il lettore lo coglie tra le righe e tra le sbarre di quel carcere minorile in cui lei finisce rinchiusa a 16 anni. Una bambina mostro, condannata a interrompere tutto: la sua vita, i suoi studi, i suoi desideri da adolescente.
Silvia Avallone racconta nella postfazione di aver frequentato con laboratori di scrittura e lettura i ragazzi dell’Istituto Penale Minorile Maschile di Bologna e che deve molto a questa esperienza dal punto di vita umano e professionale.
In effetti le pagine della vita di Emilia prima della fine della sua condanna, in mezzo a compagne di cella che diventano amiche, brillano di una luce e potenza disperata come solo può essere la giovinezza in un carcere quando tutto pulsa fuori e tu sei lì, rinchiusa.
È qui che Emilia incontra Marta che, come lei, sconta una pena grave e le due, seppur diverse, si aiutano a vicenda e, grazie anche alla determinazione dell’amministrazione del carcere, continuano a studiare fino alla laurea.
Quando Emilia è libera e sceglie Sassaia, accompagnata dal padre che nonostante tutto non l’ha mai abbandonata e la supporta, vuole un posto che la nasconda dalla sua colpa, vuole un luogo che non la riconosca, non la colleghi a quel passato che la tormenta e che lei trincera nel cuore per paura che tutto quel nero la invada fino a soffocarla.
Non immagina Bruno e nemmeno il Basilio che le darà un lavoro, non immagina soprattutto che forse sì, forse potrebbe anche essere felice.
A patto che lei e anche lui guardino in faccia quello è stato perché a chi ami il passato lo devi raccontare.
Cuore Nero è davvero un romanzo che mette a nudo le parti più buie delle nostre anime, che ti spinge a porti domande fondamentali su cosa siano la colpa, il rimorso e la solitudine, che ti porta a riflettere sul senso di famiglia, anche se a maglie strettissime … quella famiglia a cui puoi aggrapparti in mezzo a un naufragio, che non ti giudicherà ma ti tenderà semplicemente la mano per tirarti su quando stai per affogare.
Citazione preferita:
Che cos’è il male? Non saper perdonare.
CUORE NERO
SILVIA AVALLONE
RIZZOLI 2024
ISBN 9788817184601
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€ 20,00Prezzo
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