"Il bambino del tram" è una storia che mi emoziona sempre ogni volta che la leggo.
Isabella Labate ha fatto un lavoro superbo nelle immagini, con il suo caratteristico bianco e nero, lavorando sul testo di Fausta Orecchio.
Una storia che colpisce perchè vera e potente, come il gesto disperato di una madre che una mattina, la mattina del 16 ottobre 1943 a Roma, scaraventa giù da un camion suo figlio Emanuele. Salvandogli così la vita.
I soldati in quell'alba maledetta stanno rastrellando le case del ghetto della città per portare via gli ebrei. Il bambino vede sua madre e le corre intorno.
Incapace di cogliere la portata di quel gesto così violento e disperato, Emanuele si ripara su un tram e, con la compiacenza dell'autista di turno, resta nascosto per ore.
La voce del bambino al riparo su un vagone di un mezzo pubblico si diffonde e al tempo stesso lo protegge.
Emanuele quel giorno si salva. A differenza di sua madre che invece non farà mai più ritorno.
Quando la leggo ai bambini osservo i loro volti e provo a cogliere l'emozione che corre tra le parole, la consapevolezza che la loro infanzia poteva essere diversa, che l'odio e il pregiudizio riescono ad andare oltre i legami di sangue e che l'amore è capace di gesti incredibili.
"Il bambino del tram" è un'occasione di riflessione, di dolore e speranza al tempo stesso.
IL BAMBINO DEL TRAM
ISABELLA LABATE
ORECCHIO ACERBO 2022
ISBN 9788832070941
DAI 7/8 ANNI
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€ 17,00Prezzo
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