La memoria non ci porta mai a una verità ma a una fantasia.
Potremmo cominciare così il racconto dell’ultimo romanzo di Paola Mastrocola.
In un’intervista l’autrice ha raccontato che questo è un libro che lei voleva scrivere da 20 anni ma che ha sempre tentennato mettendogli in mezzo altri progetti e pubblicazioni.
Finalmente è sbocciato nel momento in cui la Paola matura ha cominciato a fare quello che si fa spesso quando si supera la metà della propria vita: ha iniziato a guardare indietro, a pescare nei ricordi e a cercare di elaborare la memoria dell’infanzia, ovvero quell’età fondamentale in cui di fatto si costruiscono le basi di tutto quello che verrà e anche quel serbatoio di emozioni, vissuti e situazioni a cui poi attingiamo nel futuro.
Solo che i ricordi dell’infanzia sono spesso falsati o comunque mai pienamente attendibili. E se ne rende conto anche la Donata adulta, voce narrante della storia, che decide appunto di volgere il suo sguardo al passato e ripercorrere i primi anni della sua vita.
Quello che viene fuori è un romanzo molto intimo, a volte malinconico, ma soprattutto molto ordinario. Ed è forse questo elemento che me lo ha fatto molto apprezzare. Certo, la Mastrocola è un’ottima scrittrice dal punto di vista stilistico ma la sua bravura credo risieda soprattutto nella sua capacità di narrare esistenze molto semplici, al limite della banalità.
Perché nell’infanzia di Donata non succede quasi nulla. È figlia di una sarta di origini piemontesi e di un abruzzese, unico della sua famiglia ad aver studiato e aver coronato il sogno di molti: andare al Nord, lavorare alla Fiat e sposare una ragazza del nord.
Donata cresce in una Torino in progressiva trasformazione, sono gli anni ’50 e vive in un mondo dove il lavoro è sacrificio, ci sono pochi svaghi e il sogno è quello di avere una casa di proprietà.
È una bambina silenziosa e incapace di trovare il suo posto nel mondo. L’unico luogo che le piace vivere è la casa, o meglio la stanza dove la madre lavora indefessamente ed è qui che lei elabora i primi ricordi della sua infanzia. In mezzo ci sono le timide vacanze nel paese d’origine del padre, un posto dove lei farà sempre fatica ad ambientarsi e nel quale suo papà le sembrerà più estraneo che mai, ci sono nonni con cui lega poco e racconti dell’infanzia della madre che la feriscono e le accendono ancora di più l’istinto di protezione nei suoi confronti.
Noi seguiamo questa bambina crescere, vediamo il cambio di quartiere, i tentativi di qualche amicizia, soprattutto scopriamo con Donata l’amore per i libri che forse rappresentano davvero la sua salvezza.
Ne esce un quadro di una modestia luminosissima perché davvero Paola Mastrocola è riuscita a dare luce a uno spaccato di società italiana, quella che assiste al miracolo economico ma solo di riflesso, che manda i figli in colonia per fargli scoprire il mare, che paga i mobili a rate, dove le ragioni del dovere spesso prevalgono su quelle del cuore.
La Donata adulta non saprà mai fino in fondo se i suoi ricordi sono attendibili ma è sicuramente la voce di chi a un certo punto si chiede chi siano davvero stati i suoi genitori e chi siamo davvero noi.
LA MEMORIA DEL CIELO
PAOLA MASTROCOLA
RIZZOLI 2023
ISBN 9788817174183
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€ 19,00Prezzo
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