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La casa editrice Nord ha da qualche anno intercettato un genere particolarmente amato dai lettori, ovvero quello delle saghe familiari. Lo ha fatto, per fare un esempio, con "I Leoni di Sicilia" portato al successo dalla critica e dal passaparola.

Qui la penna è quella di un’esordiente, o meglio una scrittrice al suo primo romanzo. Francesca Giannone, infatti, aveva finora pubblicato dei racconti cartacei e online e decide di mettere mano a questa storia quando ritrova in un cassetto un biglietto da visita con la scritta “Anna Alllavena. Portalettere”. Anna è la sua bisnonna e, come un segugio, decide di mettersi sulle tracce della sua antenata e raccontarla.

 

Lei, che poco più che ventenne, segue il marito trasferendosi dalla sua amata Liguria a Lizzinello, un paesino di poche migliaia di abitanti in provincia di Lecce.

Anna porta con sé un bambino piccolo, la ferita di una piccina persa poco tempo prima, il suo mortaio per preparare il pesto e qualche libro.

Non è un trasferimento facile per lei. Carlo, il marito, ritrova tutto quello che aveva lasciato, soprattutto il fratello Antonio che, come Anna, condivide una grande passione per la lettura.

Quando Antonio vede scendere Anna dalla corriera e la guarda in viso, nei suoi profondi occhi verdi, qualcosa si scuote irrimediabilmente dentro di lui.

Da questo nucleo ristretto, Anna-Carlo e il piccolo Roberto, come tanti raggi, si dipanano le vite delle persone che vivono in paese, personaggi ben tinteggiati e peculariari. C’è la netta sensazione di ambientarsi assieme ad Anna alla vita placida e lenta di questo paese che non è ancora pronto a sostenere la fame di indipendenza e autonomia di Anna.

Così, mentre il marito decide di lanciarsi nella realizzazione di una sua azienda vinicola, lei che non se ne vuole stare con le mani in mano partecipa al concorso che cerca un nuovo portalettere. Tutti le remano un po’ contro, perfino Carlo, e solo Antonio scorge nella cognata una luce negli occhi che vale la pena assecondare. Anna vince il concorso e inizia a muoversi con sempre maggiore sicurezza tra le vie di un paese che continua a chiamarla “la forestiera”.

 

Durante la sua carriera si rivelerà molto di più di una semplice postina. Negli anni della guerra sarà lei che dovrà leggere ai genitori le lettere dei figli al fronte, raccontare le perdite, gli amori lontani e le vite spezzate.

È molto bello seguire le evoluzioni dei personaggi, la presenza di figure nuove che arrivano a circondare quelle dei protagonisti, assistere alla realizzazione della prima bottiglia di Donna Anna che Carlo dedica alla moglie (che si ispira all’esistente Five Roses), vedere i figli crescere e mostrare le loro personali inclinazioni, seguire gli inevitabili segreti che ogni famiglia conserva e ogni tanto tirare il fiato nello stesso giardino in cui Anna ogni mattina sorseggia il suo latte seduta sulla panchina accanto all’albero di melograno.

 

Francesca Giannone ripercorre 30 anni della vita della famiglia Greco, i loro momenti di gioia, le feste, i lutti, le frasi sospese, i successi e le cadute.

E se una parola Fine ci deve stare, ciò che resta forte è l’istinto di Anna di battersi ogni volta per qualcosa, il suo sapersi schierare, prendere posizioni anche apertamente controcorrente e saper a suo modo fare i conti con la forza dei sentimenti.

 

La verità, impara Anna, è sempre nascosta tra le righe e in questo romanzo Francesca ce la consegna con estrema franchezza e limpidezza.

Esseri umani come noi, imperfetti e luminosi come so la vita sa essere.

 

LA PORTALETTERE

FRANCESCA GIANNONE 

NORD 2023

ISBN 9788842934844

La portalettere

€ 19,00Prezzo
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