Il secondo romanzo di Katya Ballen, dopo l'acclamato "Ottobre, Ottobre", era uno dei libri che ho scelto per il nostro gruppo lettura di quinta elementare e prima media.
La scrittura della Ballen mi piace tantissimo, è materica, sembra capace di far uscire dalle pagine odori, colori e sensazioni che puoi sentire sulla pelle ed ero convinta di trovarmi di nuovo immersa in questo tripudio di sensi.
Così è stato ma mi sono trovata a nuotare, un po' come la protagonista, in una storia in cui le vite dei protagonisti hanno subito grosse perdite e grandi dolori.
Tom e Zofia non si conoscono e noi li seguiamo passo passo, alternando la voce dell'uno e dell'altra tra i capitoli.
Sono diametralmente opposti: schivo, timido, silenzioso e spaventato lui, rumorosa,esuberante, volitiva lei.
Intuiamo già dalle prime pagine che la vita di Tom e quella di sua madre ha avuto a che fare con la paura e la violenza e che il terrore che il ragazzo prova nei confronti del buio è l'esito di un trauma profondo. Tom supera le notti tenendo accese molti luci e impegnano le mani in centinaia di origami.
Anche Zofia ha la sua fetta di sofferenza. Ha perso la mamma e vive in un cottage vicino al mare con il padre, un cane e una gatta. Ha i suoi piccolo rituali, i suoi esercizi di nuoto, le passeggiate sulla spiaggia, i giochi con i compagni di scuola.
Tutto sembra in equilibrio fino a quando la madre di Tom e il padre di Zofia iniziano a frenquentarsi, conoscono i reciproci figli e a un certo punto parte la decisione di vivere insieme. Sta per arrivare un nuovo bambino e Tom con la mamma si trasferiscono al cottage.
Zofia la prende malissimo e anche per Tom, legato ai suoi rituali, non è facile adattarsi a questo cambiamento.
Li seguiamo nel loro smarrimento, nella rabbia, nella paura che naturalmente entrambi provano nei confronti di una situazione che non hanno scelto e che ribalta il loro mondo.
L'autrice è bravissima nel farci entrare nel cuore e nella testa dei due protagonisti e sono proprio le loro emozioni in costante mutamento il focus della storia.
Perchè qui non capitano grandi avventure e eventi clamorosi, ma è proprio il dipanarsi dei giorni, della riluttanza reciproca che piano piano lascia spazio alla scoperta e all'incontro, a creare un ritmo e tenere il lettore incollato alle pagine.
Le vite di Tom e Zofia non sono altre che piccoli spicchi di umanità, la stessa che vive ognuno di noi, e io credo siano capaci di mostrare quanto la fragilità sia una costante e che è solo con la parola, la disponibilità al dialogo, che si possono superare confini, timori e pregiudizi.
"La luce in ogni cosa", che all'inizio ti stringe lo stomaco, alla fine illumina. Davvero.
Non è una lettura per tutti per la delicatezza di alcuni temi trattati, ma per me resta una lettura del cuore.
LA LUCE IN OGNI COSA
KATYA BALLEN - trad. di Lucia Feoli
EINUADI RAGAZZI 2024
ISBN 9788866568476
DA 11/12 ANNI
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